Gratta gatto, attacca vesti, attacca capelli, lappola, erba tignosa, orecchio d’asino, causarazzi, cima de rani, cuoppo, dapazza,cappellaccio, erba porcina, spinabuoi, lappa e zecchitella. Tanti nomi, tandi detti, tante storie per la curiosa Bardana…
“Colui che cerca con curiosità scopre che questo di per sé è una meraviglia.” (Mauris Escher)
SIMBOLISMO
Questa pianta rappresenta nel linguaggio dei fiori la riservatezza e la ritrosia. Facile comprenderne il motivo: la Bardana con i suoi spinosi capolini ha la capacità di allontanare ogni contatto.
LEGGENDE E TRADIZIONI
Una leggenda vuole che, durante la notte di solstizio, lanciando i fiori di Bardana sulle spalle della persona amata senza essere visti, questa si legherebbe a colui o colei che li lancia.
Un’antica tradizione popolare voleva invece che le ragazze in età da marito dimostrassero la loro scaltrezza e abilità portando non viste quanti piú fiori possibile, per poi lanciarli sui ragazzi prescelti: se quest’ultimi non se ne fossero accorti, la ragazza avrebbe ricevuto dal prescelto tanti baci quanti i fiori impigliati negli abiti.
DETTI POPOLARI
Un antico proverbio di epoca medievale legato alla curiosa Bardana ed alle sue proprietà recita: “se la vecchiaia vuoi tener lontana, fatti amiche cicoria e bardana”.
IN LETTERATURA
La pianta della Bardana viene menzionata anche da Sheakespeare nel Re Lear: “Essi non sono altro che bardane, ve lo assicuro; si riappiccicano dove sono stati scacciati”, questa la definizione che dà dei parenti del sovrano nella famosa tragedia .
NELL’INDUSTRIA TESSILE
La curiosa Bardana è stata fonte di ispirazione per George de Mestral, l’ingegnere svizzero inventore del velcro, che nel 1948 lo realizzò e nel 1955 lo brevettò.
Il nome “Velcro”, nasce dalla combinazione delle parole francesi velours (“velluto”), e crochet (“uncino”). Ancora oggi è prodotto e commercializzato in tutto il mondo.
LA TROVIAMO ANCHE IN CUCINA
Germogli e radici della Bardana sono commestibili e nei tempi che furono venivano arrostite e utilizzate come surrogato del caffè.
Le sue foglie possono accompagnare insalate dal potente effetto diuretico e depurativo come la seguente:
Insalata primavera
- 100 g di bardana
- 50 g di tarassaco
- 50 g di spinaci novelli
- un cipollotto
- 2 carciofi
- 2 ravanelli
- 50 g di pecorino fresco
- un cucchiaio d’aceto
- un limone
- olio sale e pepe quanto basta.
Indossati i guanti? …Tutte pronte a raccoglier Bardana? 😉
Conosci anche tu qualche detto popolare, qualche storia sulla curiosa Bardana? Hai qualche altra ricetta di cucina da suggerirmi? Lascia un commento!