Colecalciferolo

Colecalciferolo: che cos’è?

Il colecalciferolo, noto anche come vitamina D 3 e colecalciferolo, è un tipo di vitamina D prodotta dalla pelle quando esposta alla luce solare; si trova in alcuni alimenti e può essere assunto come integratore alimentare.

Gli alimenti che contengono colecalciferolo sono pesce grasso (come sardina, aringa, salmone e tonno) e uova.

Nella fonte vegetale della vitamina D rientrano principalmente i funghi selvatici, e in misura minore, verdure con foglie verdi, come spinaci, erbette e bietole. Tra gli alimenti vegetali che contengono una percentuale più alta di vitamina D, potete trovare i funghi porcini e, a seguire, lo spugnolo, il finferlo, il chiodino e il fungo prataiolo, il più povero di vitamina D: per darvi un’idea più precisa, 100 gr di funghi porcini contengono 3,00 µg di vitamine contro lo 0,45 µg dei prataioli. Se voleste prendere la vitamina D esclusivamente dai funghi, avreste bisogno di una quantità pari a 625 µg/die, tuttavia, trattandosi di alimenti tossici e contaminati, è sconsigliato di assumerne un quantitativo eccessivo ed è sempre meglio optare per una dieta variegata.

Anche il cacao contiene vitamina D2, in particolare il cioccolato fondente: i chicchi di cacao durante l’essiccamento sotto il sole assimilano questa vitamina fondamentale per gli esseri umani.

Il corpo ha bisogno di adeguate scorte di vitamina D per assorbire il calcio che assunto nella dieta, ecco uno dei motivi per cui un’esposizione moderata (e comunque protetta) alla luce solare è fortemente raccomandata.

Colecalciferolo: perché viene utilizzata nei cosmetici e nei prodotti per la cura personale?

Negli ultimi anni, il crescente interesse per il ruolo svolto dalla vitamina D nelle malattie della pelle ha dato origine alla pubblicazione di molti studi sulla relazione tra questa vitamina e alcune condizioni della pelle.

Come dermatologi, dobbiamo capire, tra gli altri aspetti, come viene sintetizzata la vitamina D e le principali fonti nell’uomo, così come i livelli plasmatici e i fattori che possono modificarli.

Di particolare interesse sono le ultime scoperte sul ruolo della vitamina D nelle malattie della pelle come il lupus eritematoso, l’ittiosi, la dermatite atopica, l’idrodenite suppurativa, l’acne, l’alopecia areata, l’alopecia androgenetica, il melanoma e il cancro della pelle non melanoma.

Interessante è anche l’importanza della vitamina D come terapia adiuvante nei pazienti in trattamento a lungo termine con corticosteroidi.

Nei cosmetici è possibile trovare sostanze vegetali che aumentino l’apporto di vitamina D alla pelle.

Colecalciferolo: è un ingrediente sicuro?

In base alla provenienza del mais (verificare che non sia OGM!), l’amido è sicuro nelle porzioni giornaliere raccomandate.

Per quel che riguarda i supporti alimentari il suggerimento è di utilizzarli sempre previo consulto con il proprio medico curante.

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