Molto spesso non riusciamo a comunicare nel modo corretto i sentimenti che ci portiamo dentro, chiudendoci e non aprendoci alla bellezza delle parole: altre volte non sappiamo ascoltare… ma ecco Lucia Tozzi, poetessa contemporanea che diventa portavoce del non detto. Ed ecco che i pensieri forti, teneri, fragili, romantici, sentimentali assumono forma e significato, andando a sciogliere i nodi che intrecciano l’anima.
“La parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l’ascolta.” (Michel de Montaigne)
Chi è Lucia Tozzi: presentazione! Parlaci un pò di te…
Ho 58 anni e vivo a Fabriano nelle Marche, dove sono nata. Ma pur amando molto le nostre celebri colline mi sono sempre sentita più cittadina del mondo, e ho lasciato molti pezzi del mio cuore anche in altre terre, in altri boschi, su altri mari, al fianco di molti amici che ho sparsi per il mondo. Viaggiare, esplorare e vivere molte esperienze diverse, imparare altre lingue mi hanno dato una mentalità molto più aperta e socievole di quella provinciale che mi circonda… affinando anche la mia sensibilità, il mio amore per la bellezza, per la natura, per tutte le forme d’arte, in primis la scrittura.
La passione per la poesia di Lucia Tozzi, dove nasce?
Ah, non lo so, non sono stata io! Come scrisse Neruda “(…) La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando (…)”. Per me direi da quando ne ho coscienza. Non si sceglie davvero di percorrere una strada così impopolare, così difficile come la sperimentazione poetica. Viene spontaneamente sia dal cuore che dalle dita, dall’immobilità come dai passi per la strada. Poi ti ritrovi a sintetizzare delle scene, delle emozioni, poi qualcuno ti dice che le ha sentite, che le ha capite e le ha fatte sue, e poi continui e non smetti più.
Una passione che celava in realtà anche un altro sogno…
E’ vero, molti anni fa, leggendo e rileggendo uno dei miei libri preferiti (l’epistolario di Tabucchi “Si sta facendo sempre più tardi”), pensai per la prima volta che mi sarebbe piaciuto moltissimo scriverne uno anch’io… ma non mi sentivo in grado di scrivere racconti: – Ho sempre scritto poesie, ho il dono della sintesi ma non della lunghezza! -, mi dicevo.
Ad un certo punto ti sei buttata però…
Esatto: nonostante la mia insicurezza iniziale ogni tanto, tra una poesia e l’altra e tra un concorso letterario e l’altro, iniziai a scrivere anche qualche racconto breve in forma di lettera, fin quando non mi decisi a farli uscire dal cassetto, inviarle timidamente a un amico per la prima lettura, poi dopo il suo entusiasmo inviare anch’esse ad un concorso.
Ebbene, la mia prima creatura pubblicata – “Miguel, il drago e le lettere impossibili” – è stata proprio un epistolario (quando lo prendo tra le mani quasi neanche ancora ci credo)!
Di cosa tratta più nello specifico questa raccolta, qual’è il suo fine?
Sono lettere che hanno tutte destinatari reali: familiari, amici, amori… scritte in vari periodi e in momenti di solitudine, quando non avevo la possibilità di parlare con loro per tanti motivi, e mentre le raccoglievo mi sono resa conto che quello che simboleggiavano era proprio uno dei maggiori problemi dei nostri tempi: l’incomunicabilità.
Ma tu hai pensato che se esiste un blocco nella comunicazione, qualcuno aveva il compito di sbloccarlo…
Esatto! Almeno provarci… Così è nata l’idea straordinaria che sta dando luce alle mie giornate grigie di questo periodo: perché non dare invece vita a questi messaggi?
Ho promosso infatti un concorso letterario nel quale invito i lettori a rispondermi: lo scopo è di coordinare e costruire un’antologia corale che sarà il sequel del libro e darà vita a nuovi dialoghi sconfiggendo appunto l’incomunicabilità, perché risponderò poi alle lettere selezionate!
Già sto ricevendo le prime risposte… e le emozioni sono indescrivibili, perché l’interpretazione del lettore cambia le storie e le fa evolvere in altre direzioni.
Come può partecipare il pubblico a questa meravigliosa creazione?
Per partecipare è necessario scegliere una o più delle lettere, rispondere in forma epistolare ed inviare con i propri dati anagrafici alla mia mail luciatozzi10@gmail.com entro il 31/12/2020.
L’oggetto della mail che sarà il titolo del sequel è: “I dialoghi di Miguel”.
La prima edizione è ancora reperibile?
Sì certo, il libro è disponibile su IBS e nelle altre librerie on-line, di seguito uno dei riferimenti:
https://www.ibs.it/miguel-drago-lettere-impossibili-libro-lucia-tozzi/e/9788868924409
Sogni, obiettivi per il tuo futuro…
Dopo tante esperienze, dopo tanti incontri, dopo tanti sogni anche realizzati, mi domando oggi: possiamo ancora sognare? Il futuro sembra non esistere più, gli orizzonti sembrano essere scomparsi, ristretti spesso forzatamente tra quattro mura, oscurati dalla solitudine e dall’incertezza. Io di sogni nel cassetto ne ho ancora, spero solo in questo mondo sconvolto di non perdere l’equilibrio!
Ringraziandoti per la tua testimonianza ed augurandoti di poter realizzare presto la seconda edizione de “I dialoghi di Miguel”, invitiamo i nostri lettori a partecipare e, nel dubbio, per maggiori informazioni a scrivere anche a redazione@cremedivenere.it .
Iolanda Baccarini, classe 1980, skin care addicted. Curiosa, ama leggere e scrivere e celare in ogni articolo metafore. Adora tutto ciò che è insolitamente bello, guardando oltre l’apparenza e l’immagine: l’anima, l’essenza e la sostanza. Ribelle, testarda e sovversiva di natura: segno zodiacale Capricorno, ascendente? Leone naturalmente!