Immortelle e Semprevivo, due dei tanti nomi con cui viene indicato l’Elicriso. Una pianta a cui ruotano leggende e tradizioni che vogliamo passare in rassegna oggi.
“Forse la natura è la nostra migliore garanzia di immortalità. ” (Eleanor Roosvelt)
Le leggende.
Due storie di diversa provenienza ruotano attorno a questo bellissimo ed eterno fiore, scopriamole insieme.
La giovane ninfa.
Si narra di una bellissima ninfa che, follemente innamorata di un Dio ma non corrisposta, si lasciò morire dal dolore.
Prima di morire gli Dei mossi da pietà la trasformarono nella pianta di Elicriso.
Immortelle è appunto una pianta aurea, dorata: i suoi capolini rappresentano i capelli della giovane.
L’abbandono.
La lunga durata dei fiori di Elicriso ha dato vita ad un’altra storia.
Si narra che un giovane, prima di andare in guerra, lasciò un mazzetto di fiori di Elicriso alla sua amata per farsi ricordare.
I fiori, per compassione verso la donna abbandonata, decisero di non appassire più per permetterle di ricordare per sempre il suo amore.
L’Elicriso lucido o Helichrysum Bracteatum infatti è particolarmente apprezzato in quanto si mantiene in forma e colore nel tempo, senza sfiorire.
Tradizioni e credenze popolari.
Dall’estrema versatilità, utilizzato da tempo immemore l’Elicriso si è prestato molto bene in diversi tempi ed aree geografiche ad essere al centro dei vari usi e costumi popolari.
Immortelle nell’antica Roma.
I Romani lo utilizzavano per ornare le statue e per allontanare, col forte profumo, insetti, tarme e farfalle notturne.
Elicriso: da sempre presente nella cultura sarda.
Immortelle è molto legata ai rituali “del fuoco” delle feste di San Giovanni.
In particolare in alcune località della Sardegna in passato era tradizione lavarsi le mani, al mattino della festa di San Giovanni, con l’acqua che veniva preparata la sera precedente.
Il tutto avveniva per immersione dei mazzetti di Elicriso (unitamente a quelli di altre piante aromatiche, ugualmente rituali) in numero dispari.
Gallura: stessa festa, diverso rituale.
In Gallura, sempre durante la festa di San Giovanni, veniva utilizzato l’Elicriso per alimentare i fuochi che venivano saltati dai ragazzi in coppia.
In questo modo un ragazzo ed una ragazza, tenendosi per mano divenivano “cumpari e cumari de miccalori“, (compare e comare di fazzoletto).
Erba delle partorienti.
Sempre in Gallura in occasione del parto, prima che nella stanza entrassero gli estranei, la donna gravida si cospargeva con un oleolito preparato con erbe aromatiche tra le quali non poteva mancare l’eliscriso.
Probabilmente si deve questa usanza alle proprietà balsamiche ed antibatteriche di Immortelle.
Un malinconico ricordo.
Nell’isola de La Maddalena, anticamente, le mogli dei naviganti mettevano i fiori di Immortelle nelle buste da lettera per ricordare loro il profumo della loro terra lontana.
Significato del fiore di Elicriso.
Attorno ad Immortelle ruotano moltissimi significati: in alcuni paesi a fronte della storia precedentemente narrata rappresenta l’esilio.
In alcune culture regalare fiori di elicriso esprime il desiderio di volersi fare ricordare per sempre.
L’utilizzo odierno di Immortelle.
Oggi si utilizza soprattutto “ l’olio essenziale”, ricavato per distillazione in corrente di vapore dei fiori freschi di Helycrisum Italicum e delle sommità fiorite.
La sua straordinaria efficacia si esplica soprattutto nell’azione antinfiammatoria e nella cura di allergie cutanee, dermatiti, eczemi, macchie, epitelizzante in ustioni di lieve entità. Con buoni risultati è utilizzato in caso di psoriasi e dermatiti ostinate.
Si reputa inoltre che, in casi di stress e/o depressione, rilassarsi in un ambiente nel quale sia stato diffuso quest’olio essenziale procuri apprezzabile lenimento.
Vi è inoltre ancora oggi l’usanza di aggiungere i fiori essiccati all’interno dei guanciali sui quali si dorme, per alleviare la respirazione a chi soffre di asma e bronchite.
Non solo l’arbusto essiccato è anche utilizzato per combustione, per disinfettare le camere e gli altri ambienti della casa.
Tradizioni popolari o meno, resta il fatto che Immortelle è in grado effettivamente di alleviare disturbi di diversa natura.
Certo è che adesso che ho avuto l’occasione di poterlo conoscerlo così da vicino, nella mia collezione di olii resterà sempre… vivo!
Iolanda Baccarini, classe 1980, skin care addicted. Curiosa, ama leggere e scrivere e celare in ogni articolo metafore. Adora tutto ciò che è insolitamente bello, guardando oltre l’apparenza e l’immagine: l’anima, l’essenza e la sostanza. Ribelle, testarda e sovversiva di natura: segno zodiacale Capricorno, ascendente? Leone naturalmente!